«Senza cultura non c’è sviluppo». Una «cultura» intesa come territorio che comprende educazione, istruzione, ricerca scientifica, conoscenza. E uno «sviluppo» inteso come «capacità di valorizzare i saperi, di guidare il cambiamento».
Sono queste le parole che l’Amministratore della Troisi Ricerche ha rivolto alla prof.ssa F.Ferrandini, dott.ssa B.Buccoliero e dott.ssa D.Ventrelli, autrici del libro ‘Coroplastica tarantina. Le matrici iscritte’ (ed. EDIPUGLIA, 200 pag., €45,00) alla consegna del loro volume pubblicato con il contributo dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e della Troisi Ricerche.
L’originalità del trattato consiste nell’aver analizzato – per la prima volta al mondo in modo completo ed esaustivo – le matrici da cui le statuette e altri oggetti fittili si ricavavano, non soltanto dal punto di vista tipologico e stilistico, ma anche e soprattuto dal punto di vista epigrafico. Un settore nuovo e ricco di spunti in questa ricerca è, infatti, costituito dalle iscrizioni, varie per tecnica, tipologia e significato.
In Italia si contano 424 musei per 37 milioni di visitatori l’anno, ma il 50% dei 37 milioni di visitatori va solo in otto musei; stiamo facendo l’esatto contrario di ciò che serve: abbiamo un territorio a maglia, ma stiamo polarizzando l’attenzione su alcuni soggetti e non su altri.
Ci auguriamo che questo volume possa costituire un valido incentivo per incrementare le visite al Museo Archeologico Nazionale di Taranto dove sono conservate tutti i reperti oggetto di questo straordinario studio.
Nonostante il momento di recessione economica, resta la convinzione – per noi della Troisi Ricerche – che la cultura è, e deve essere, un valore aggiunto.
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