Tre architetti baresi, Valentina Castagnolo, Anna Christiana Maiorano, Tiziana Pannacciulli, e il fotografo e consigliere circoscrizionale “Murat – San Nicola”, Giuseppe Corcelli si incontrano in occasione delle celebrazioni del quartiere Murattiano per riflettere sul passato, il presente e il futuro di questo luogo. Obiettivo dell’esposizione è quello di far raccontare agli stessi palazzi le loro origini, le loro forme architettoniche, le regole urbanistiche e di decoro urbano che li hanno concepiti, trasformando, per una settimana dal 22 al 28 aprile 2013, le vetrine di uno dei palazzi simbolici del quartiere murattiano, il Palazzo Mincuzzi in via Sparano angolo Corso Vittorio Emanuele, e la sede di Salvato in Corso Vittorio Emanuele angolo via Andrea da Bari, in luoghi di esposizione culturale per coinvolgere i cittadini e renderli i primi attori e i responsabili della conservazione e della tutela di questo patrimonio storico artistico.
L’allestimento su via Sparano, denominato QUEL MURATTIANO DA DISEGNARE, sintetizza il lavoro di ricerca condotto da due docenti dei corsi di Rilievo e Disegno dell’Architettura del Politecnico di Bari, l’arch. Maiorano e l’arch. Castagnolo che costruiscono un archivio visivo i cui risultati esprimono un forte interesse scientifico per lo studio dell’immagine della città.
Si parte dal ridisegno delle sezioni stradali lungo i fronti urbani principali del quartiere Murattiano, in cui si misura e si indaga il linguaggio dell’architettura ottocentesca e si scende di scala su edifici realizzati tra ‘800 e ‘900 selezionati per la potenzialità ermeneutica e la definizione sintattica degli elemento costruttivo, con facciate in stile neoclassico o abbellite da partiti decorativi di gusto eclettico o art nouveau.
Con l’individuazione, la catalogazione, il confronto di questi edifici attraverso un sistema informativo geografico, è possibile praticare una facile lettura dei dati raccolti, come la collocazione e diffusione delle architetture e, in particolare, l’individuazione delle aree con maggiore presenza di edifici superstiti o la suddivisione e comparazione tra le tipologie e gli stili in relazione all’anno di costruzione. Attraverso la messa a punto di una metodologia scientifica lo studio di un fenomeno così complesso e diffuso si può rendere rapidamente disponibile per il controllo e la tutela del territorio.
Nell’allestimento concepito dalle due docenti si costruisce uno spazio virtuale in cui scorrono le immagini a video del lavoro svolto da più di 100 studenti, alternando il disegno bidimensionale delle facciate alle viste trimensionali degli edifici, inseriti nel tessuto originario.
Nell’allestimento in vetrina su Corso Vittorio Emanuele presso Salvato, coesistono due progetti che dialogano e interagiscono in chiave riflessiva e propositiva sulla città: QUEL MURATTIANO DA SCOPRIRE ritrae interni, cortili e giardini dell’edilizia storica per guardare, osservare, e conoscere le risorse dimenticate del territorio, che restano in pochi casi a testimoniare l’idea ispiratrice di un modello di città di grande respiro, equilibrio e armonia, in cui i vuoti urbani privati contribuiscono all’ergonomia della città; QUEL MURATTIANO DA SOGNARE riflette sull’identità dei luoghi, e ne verifica l’attitudine ad ospitare tra le tracce storiche forme nuove, nuovi linguaggi, nuove architetture, per sviluppare un possibile modello di trasformazione e riqualificazione urbana.
I linguaggi impiegati mescolano la fotografia con il video, i fotoinserimento e i render per evidenziare una ricerca volta in tutte le direzioni, prediligendo statuti fortemente ibridati.
Dall’accostamento delle fotografie di Giuseppe Corcelli in collaborazione con Tiziana Pannacciulli, ai video di progetti visionari di Bari Visioni Urbane, costruiti con fede e pazienza dagli studenti dei corsi di Disegno, nasce l’occasione per avvicinare la realtà a quegli ambienti digitali, dove il disegno digitale e il “luogo formativo di un nuovo sistema di valori conoscitivi e creativi” rappresenta lo strumento principale per leggere, raccontare, trasformare e comunicare il progetto e le idee ad esso sottese. Ad esso e affidato il compito di rendere visibile e comprensibile il processo creativo di interpretazione e manipolazione dello spazio.
Si ringraziano l’Ordine degli Architetti di Bari per il patrocinio, e gli sponsor: i fratelli De Napoli e Giuseppe Salvato che hanno concesso le loro sedi per i luoghi dell’esposizione; Fidanzia Sistemi che ha realizzato l’allestimento; la Troisi Ricerche per la ricerca delle location e per la comunicazione dell’evento e il Frulez, all’interno del quale, dal 22 al 28 aprile c.a., saranno utilizzate come tovagliette per il pranzo/cena le stampe/locandine della mostra.
L’inaugurazione avverrà martedì 22 aprile ore 19.30 in via Sparano angolo via Putignani, di fronte alla vetrina di Mincuzzi. Parteciperanno gli ideatori e curatori della mostra, gli studenti del Politecnico di Bari e gli sponsor.
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